(Pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 56  del
                          21 dicembre 2016) 
 
                       IL CONSIGLIO REGIONALE 
 
                            Ha approvato 
 
                     IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA 
 
                              Promulga 
 
la seguente legge: 
 
  Visto l'art. 117, comma quarto, della Costituzione; 
  Visto l'art. 4, comma 1, lettere l) e n), dello Statuto; 
  Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157 (Norme  per  la  protezione
della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio); 
  Vista la legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3  (Recepimento  della
legge 11 febbraio 1992, n. 157 «Norme per la protezione  della  fauna
selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio»); 
  Vista  la  sentenza  della  Corte   costituzionale   n.   124/2016,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell'8 giugno 2016, n. 23; 
  Vista la legge regionale 28 giugno 2016, n. 39 (Nuove  disposizioni
in materia di ambiti territoriali di  caccia.  Modifiche  alla  legge
regionale n. 3/1994); 
  Considerato quanto segue: 
    1. L'art. 14 della legge n. 157/1992 prevede che le regioni,  con
apposite  norme,  provvedano   alla   ripartizione   del   territorio
agro-silvo-pastorale destinato  alla  caccia  programmata  in  ambiti
territoriali di caccia «di dimensioni sub provinciali,  possibilmente
omogenei e definiti da  confini  naturali»;  e'  pertanto  necessario
provvedere a tale ripartizione tenendo  conto  delle  peculiarita'  e
caratteristiche del territorio regionale; 
    2. In particolare, sono di seguito riportate le motivazioni della
ripartizione territoriale articolate per ciascun ambito: 
      Il territorio della Provincia di Arezzo viene suddiviso in  due
ambiti  territoriali  di  caccia  (ATC):  «ATC  Valtiberina»   avente
superficie totale pari a 67.326  ettari  e  superficie  agroforestale
(SAF) pari a 64.468, con 1.216 cacciatori aventi  residenza  in  tale
territorio   e   «ATC   Arezzo-Valdarno-Valdichiana-Casentino»    con
superficie totale di 253.422 ettari, SAF  pari  a  234.661  ettari  e
8.835 cacciatori residenti. L'ATC Valtiberina manifesta  una  elevata
omogeneita' ambientale,  rappresentando  al  suo  interno  una  valle
interna appenninica solcata dal fiume Tevere inclusa  tra  i  crinali
appenninici circostanti al Monte Fumaiolo. L'area e' omogenea sia dal
punto  di  vista   faunistico,   comprendendo   le   specie   tipiche
appenniniche, sia  sociale,  essendo  questo  ATC  gestito  in  forma
unitaria       da        oltre        venti        anni.        L'ATC
Arezzo-Valdarno-Valdichiana-Casentino, che si origina  dalla  fusione
di  due  precedenti  ATC,  presenta  una  sensibile  differenziazione
ambientale passando dalla pianura della Valdichiana e dai  fondovalle
dell'alto Valdarno alle foreste appenniniche riferibili al Castanetum
e Fagetum delle foreste della valle del Casentino e  del  Pratomagno.
Nei dintorni di Arezzo risiedono le maggiori attivita' antropiche con
una porzione di territorio assai urbanizzato. L'ATC e'  delimitato  a
nord ed  est  dal  crinale  appenninico  spartiacque  tra  Toscana  e
Romagna, a sud est dalla Valdichiana, a ovest dai Monti del  Chianti.
La componente faunistica rispecchia le tipologie ambientali incluse; 
      Il territorio della Provincia di Siena viene diviso in due ATC:
«Siena nord» con superficie totale di ettari 227.757 di  cui  215.204
di SAF e 5.728 cacciatori residenti e «Siena sud» con 154.406  ettari
di superficie totale e ettari 145.070 di  SAF  con  2.828  cacciatori
residenti. L'ATC di Siena  nord  appare  compreso  tra  i  Monti  del
Chianti sino al torrente Orcia nei pressi di Montalcino, l'area della
citta' di Siena, la Montagnola senese e le Colline Metallifere. L'ATC
Siena sud e' invece incluso tra il lago di Chiusi, la Val d'Orcia, la
Valdichiana senese e  l'Amiata.  Entrambi  gli  ATC  manifestano  una
omogenea   rappresentazione   delle    caratteristiche    ambientali,
floristiche e faunistiche della campagna  senese,  con  una  maggiore
preponderanza delle  aree  forestali  nell'ATC  meridionale,  ove  si
colloca il massiccio del Monte  Amiata.  I  due  ATC  derivano  dalla
fusione dei tre ATC preesistenti alla  legge  regionale  30  dicembre
2014, n. 88 (Modifiche alla legge regionale 12 gennaio 1994, n.  3  -
Recepimento della legge 11  febbraio  1992,  n.  157  «Norme  per  la
protezione  della  fauna  selvatica  omeoterma  e  per  il   prelievo
venatorio».  Disposizioni  in  materia  di  ambiti  territoriali   di
caccia); 
      I territori della  Citta'  metropolitana  di  Firenze  e  della
Provincia di Prato sono accomunati ed inclusi complessivamente in due
ATC: l'ATC «Firenze nord» e l'ATC «Firenze sud». L'ATC «Firenze nord»
include  completamente  la  provincia  di  Prato  e  consta  di   una
superficie totale di 209.287 ettari e  di  una  SAF  pari  a  178.484
ettari. In tale ATC, che include la citta' di Firenze, sono residenti
10.595 cacciatori. L'ATC «Firenze sud» ha una  superficie  totale  di
166.039 ettari, di cui 148.042 di SAF  e  vi  sono  9.115  cacciatori
residenti. Il confine tra i due ATC e'  quasi  interamente  dato  dal
corso dell'Arno, salvo due porzioni: a est dove il  confine  dell'ATC
Firenze sud si attesta sul crinale del Pratomagno  e,  a  ovest,  ove
esso include i comuni facenti parte, assieme a quelli della limitrofa
provincia di Pistoia, dell'area umida del Padule di Fucecchio; 
      Il territorio della Provincia di Grosseto viene distinto in due
ATC: «Grosseto nord» con una superficie di ettari 148.857 e  una  SAF
di 141.767 con 2.825 cacciatori residenti, e «Grosseto sud», con  una
superficie totale di ettari 326.207 e una SAF pari a 307.368  ettari,
con 6.671 cacciatori residenti. L'ATC Grosseto nord e' incluso tra le
Colline Metallifere e l'area costiera del golfo di  Follonica.  L'ATC
Grosseto sud e' compreso tra la costa grossetana a sud di Castiglione
della Pescaia, i Monti dell'Uccellina e l'Amiata.  Entrambi  gli  ATC
manifestano  una  omogenea  rappresentazione  delle   caratteristiche
ambientali, floristiche e faunistiche della campagna grossetana,  con
una maggiore preponderanza delle aree forestali nell'ATC meridionale,
ove si colloca il massiccio del Monte  Amiata.  I  due  ATC  derivano
dalla fusione dei tre  ATC  pre-esistenti  alla  legge  regionale  n.
88/2014; 
      La Provincia di  Livorno  viene  suddivisa  in  due  ATC:  «ATC
Livorno», avente superficie totale  di  94.890  ettari,  una  SAF  di
82.043  ettari  e  5.768  cacciatori  residenti  e  «ATC   Arcipelago
toscano», con una superficie di 26.332, una SAF di  23.158  ettari  e
soli 443 cacciatori  residenti.  La  scelta  per  tale  provincia  e'
obbligata, risultando i due ATC differenziati tra  loro  per  confini
naturali, tipologie ambientali e faunistiche  e  tradizioni  sociali.
Gran parte dell'ATC Arcipelago toscano (comprendente l'Isola  d'Elba,
Pianosa, e le altre isole dell'arcipelago toscano  ad  eccezione  del
Giglio) e' incluso entro l'omonimo Parco Nazionale; 
      Il territorio della Provincia di  Lucca,  dal  punto  di  vista
ambientale, e'  costituito  da  una  porzione  montana  (Appennino  e
Apuane) caratterizzata da ambienti prevalentemente forestali, da  una
limitata porzione collinare e dalla piana del fiume Serchio,  che  si
estende  fino  al  mare.  Rispetto  alla  superficie   agro-forestale
teoricamente disponibile per la caccia,  una  parte  consistente  del
territorio dell'ATC risulta inibita all'attivita' venatoria,  per  la
presenza di circa 34.000 ettari posti in  aree  protette  e  istituti
faunistici pubblici, che precludono l'attivita' sul  22,5  per  cento
dell'ambito; 
      Nonostante  le   diverse   caratteristiche   territoriali,   e'
opportuno costituire un ATC denominato «ATC  Lucca»  in  quanto  tale
ambito e'  racchiuso  in  confini  naturali  e  caratterizzato  dalla
presenza di una comunita' locale idonea a  gestire  correttamente  il
territorio nel rispetto delle sue peculiarita'; 
      Il territorio della Provincia di Pistoia e'  caratterizzato  da
una elevata antropizzazione e urbanizzazione  specie  nella  porzione
planiziaria.  Rispetto  ad  una  superficie  agro-silvo-pastorale  di
complessivi  85.041  ettari,   si   riscontra   una   condizione   di
difficolta'/impossibilita' a svolgere l'attivita' di caccia su  oltre
il 40 per cento della superficie. La porzione non cacciabile riguarda
sia la presenza di una elevata percentuale di aree  protette  e  aree
demaniali a divieto, concentrata nella dorsale  appenninica,  sia  la
presenza di un'area  protetta  nel  Padule  di  Fucecchio  e  diversi
istituti a divieto di caccia quali le zone di ripopolamento e cattura
(ZRC) e le zone di rispetto venatorio (ZRV). Una parte importante del
territorio  residuo  e'  caratterizzata  dalla  presenza  di  colture
intensive ove non e' praticamente consentito  l'esercizio  venatorio,
quali i vivai della piana pistoiese e le  porzioni  floro-vivaistiche
della piana di Pescia; e' pertanto  opportuno  costituire  su  questo
territorio un ATC denominato «ATC  Pistoia»,  racchiuso  nei  confini
naturali del crinale appenninico a  nord  e  del  Montalbano  a  sud,
comprendente porzioni  di  territorio  caratteristiche  della  fascia
appenninica,  con  ambienti   prevalentemente   forestali,   porzioni
collinari della fascia pedemontana e  l'area  di  pianura  contenente
anche porzioni di territorio del Padule di Fucecchio.  Nonostante  la
differenziazione ambientale, la dimensione dell'ambito consente  alla
comunita' locale, che in tale territorio  e'  insediata,  di  gestire
correttamente,  attraverso   gli   organi   direttivi,   le   risorse
faunistiche, come peraltro gia' sperimentato da oltre venti anni; 
      Il territorio della Provincia di Massa-Carrara e' costituito da
una porzione montana, afferente alla valle della Lunigiana e  da  una
porzione  pedemontana  e  litoranea,   queste   ultime   diffusamente
antropizzate. Le aree a divieto di caccia rappresentano il 22,66  per
cento  del  territorio  agro-forestale  e  comunque   la   superficie
complessiva cacciabile e' ulteriormente ridotta al 75 per  cento  del
totale,  tenendo  presente  che  la  zona  costiera,  per  la   forte
antropizzazione, e' cacciabile  solo  in  parti  assai  limitate.  La
dimensione ristretta dell'area, delimitata dai confini naturali sopra
indicati, rende opportuno costituire un unico  ATC,  denominato  «ATC
Massa»,  anche  alla  luce  del  fatto  che  storicamente  su  questo
territorio le risorse faunistiche sono state gestite efficacemente in
modo unitario dal 1995; 
      Il territorio della Provincia di Pisa viene  suddiviso  in  due
ATC: ATC «Pisa ovest» e ATC «Pisa est». I due ATC sono  omogenei  per
quanto riguarda la rappresentazione, in ciascuno di essi, di tutte le
categorie ambientali presenti in tale comprensorio, essendo  disposti
parallelamente, con dimensione principale  nord-sud  e  dividendo  in
modo quasi eguale la provincia in un ATC occidentale e uno orientale.
La superficie dell'ATC  «Pisa  ovest»  e'  complessivamente  pari  ad
ettari 138.206, di cui 128.510 di SAF e 35.569 ettari inclusi in aree
a  divieto  di  caccia.  La  superficie  dell'ATC   «Pisa   est»   e'
complessivamente pari a ettari 101.748, di cui 93.852 di SAF e 52.929
ettari inclusi in aree a divieto  di  caccia.  In  entrambi  gli  ATC
pisani, procedendo da nord verso sud, si  riscontrano  omogeneamente:
le aree di macchia mediterranea e di  gariga  dei  Monti  Pisani,  la
pianura  alluvionale  dell'Arno,  le   colline   pisane   ricche   di
coltivazioni oleo-viticole  e  poi,  scendendo  verso  meridione,  le
tipologie ambientali tipiche delle foreste mediterranee (nei versanti
a ovest) e  i  boschi  di  latifoglie  decidue  degli  orizzonti  del
Lauretum e Castanetum della Val di Cecina. In  entrambi  gli  ATC  si
ritrovano, in funzione del  tipo  di  habitat  prevalente,  paralleli
popolamenti faunistici, con  la  predominanza  delle  specie  avicole
delle aree aperte e di quelle legate agli ambienti  umidi  a  nord  e
degli ungulati scendendo verso sud nelle aree maggiormente forestali.
I confini dei due ATC sono quelli storicamente dati alla provincia di
Pisa, comprendendo, a nord, l'intera conca fluviale  dell'Arno  e,  a
sud, il bacino del fiume Cecina. I cacciatori  residenti  sono  5.303
nell'ATC occidentale e  3.731  nell'ATC  orientale.  La  suddivisione
proposta dei due ATC  appare  congrua  rispetto  alla  tradizione  di
gestione dei cacciatori e agricoltori locali degli ultimi  vent'anni,
rispecchiando  fedelmente  i  confini  presenti  prima  della   legge
regionale n. 88/2014; 
    3. Per ottimizzare e razionalizzare le  procedure  che  gli  ATC,
nell'ambito delle funzioni pubbliche loro  attribuite,  svolgono  per
l'acquisizione di forniture  e  servizi  e  per  il  conferimento  di
incarichi professionali, e' necessario prevedere  l'accentramento  in
un unico ufficio delle procedure di importo superiore a 5.000,00 euro
e attribuire  le  funzioni  di  vigilanza  e  controllo  alla  Giunta
regionale,  abrogando   la   Commissione   regionale   di   controllo
sull'attivita' degli ATC; 
    4.  Al  fine  di  disciplinare   la   chiusura   della   gestione
commissariale dagli ATC prevista dalla legge regionale n.  39/2016  e
il passaggio dei rapporti giuridici  attivi  e  passivi,  compresi  i
rapporti di lavoro dipendente in essere, agli ambiti istituiti con la
presente legge e' necessario prevedere disposizioni transitorie; 
    5. Al fine di concludere la gestione commissariale introdotta con
la legge regionale n. 39/2016, e' necessario prevedere  l'entrata  in
vigore della  presente  legge  il  giorno  successivo  alla  data  di
pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana; 
  Approva la presente legge; 
                               Art. 1 
 
Ripartizione del territorio regionale destinato a caccia  programmata
  in ambiti territoriali di caccia (ATC). Sostituzione  dell'art.  11
  della legge regionale n. 3/1994 
 
  1.  L'art.  11  della  legge  regionale  12  gennaio  1994,  n.   3
(Recepimento della legge 11 febbraio  1992,  n.  157  «Norme  per  la
protezione  della  fauna  selvatica  omeoterma  e  per  il   prelievo
venatorio»), e' sostituito dal seguente: 
  «Art. 11 (Ripartizione del territorio regionale destinato a  caccia
programmata in  ambiti  territoriali  di  caccia  (ATC)).  -  1.  Nel
territorio agro-silvo-pastorale della Toscana, l'esercizio  venatorio
si svolge in forma programmata negli ATC individuati nell'allegato A. 
  2. L'allegato  A  e'  modificato  con  deliberazione  della  Giunta
regionale nel caso in cui gli ATC siano modificati  a  seguito  della
istituzione di nuovi comuni e i territori ricadono nello stesso  ATC,
negli altri casi l'allegato A e' modificato con la legge regionale di
istituzione del nuovo comune. 
  3. I confini degli ATC sono delimitati  da  tabelle  conformi  alle
prescrizioni di cui all'art. 26.».